Storia

La parrocchia di Nogarè ha una storia plurisecolare, che inizia nel 1330 anno in cui sembra esserci stata l’investitura del primo rettore parrocchiale. Da quel momento la vita religiosa e quella civile della comunitá si sono spesso sovrapposte, rendendo difficile scindere i due ambiti. Questo ha cominciato a cambiare con la fine dell’epoca veneziana (1797), con una successiva separazione accentuatasi nei decenni recenti.
Il termine Nogarè deriva da Nogaredo, antico appellativo del nostro villaggio che probabilmente aveva origine da un bosco di noci (noghere) nella zona della attuale chiesa. Il nostro paese, nel Medioevo tra i castelli di Montebelluna e Cornuda, fino all’arrivo della Repubblica di Venezia fù più volte al centro di scontri dove i vari signorotti di turno si disputavano il dominio dell’alto trevigiano.
Precedentemente si è accennato a Cornuda, centro molto importante dal punto di vista militare nel primo medioevo. Proprio a Cornuda la nostra parrocchia è sempre stata molto legata. Da notare che sino al 1578 i nuovi nati dovevano essere battezzati presso la chiesa in valle di San Lorenzo e sino al 1700 il parroco doveva partecipare alla benedizione annuale, sempre a Cornuda. Dopo la completa separazione anche civile con la creazione del comune di Crocetta Trevigiana (poi Crocetta del Montello), le parrocchie sono tornate in stretti rapporti pastorali con la recente creazione della Collaborazione di Cornuda, Covolo e Nogarè.
Come sopra accennato, il 1330 è considerato l’anno di nascita della nostra parrocchia e sembra che la chiesa sia stata ricostruita nel 1344 (non delle dimensioni attuali). Nel 1335 abbiamo poi i primi dati demografici del paese, dove si desume che le “anime” erano 240.
Il primo parroco di cui si ha notizia a Nogaré é un certo, PIETRO, con beneficio tra il 1344 e il 1348. Da notare che essere parroco all’epoca non obbligava a risiedere in paese e/o sovrintendere alle questioni religiose, all’epoca significava averne i benefici. Per i doveri si poteva anche nominare un sostituto, questo almeno sino al concilio di Trento.
Altra cosa giá accennata del periodo é che nel 1390 il campanile é stato munito di campane, trasformandolo quindi in “edificio religioso”, pur mantenendo anche compiti civili (segna delle ore e allarme per richiamare a raccolta la comunitá). Si ha successivamente notizia della consacrazione (o forse riconsacrazione) della chiesa nel 1456 e della prima visita pastorale documentata nel 1467.
Nel 1608 durante una visita pastorale, il vescovo ordina di compilare i vari registri canonici, tra i quali quello dei battezzati che rappresenta il più vecchio registro esistente della nostra parrocchia.
Nel 1631 la Peste colpisce duramente anche Nogarè. Per ringraziare della liberazione dal morbo inizierá la tradizione della processione alla Madonna della Rocca a Cornuda, inizialmente ogni lunedì di Pasqua.
Il 25 febbraio 1695 con il terremoto di Santa Costanza a Nogarè “…tutte le case conquassate, 2 minacciano rovina. Offesa la Chiesa et Campanile considerevolmente…”
Tra 1740 il 1760 viene completata la cuspide del campanile e il 22 settembre 1776 viene consacrata la chiesa (o meglio, riconsacrata) per un ampliamento della stessa. A ricordo dell’avvenimento viene murata una lapide con iscrizione.
Nel 1797 finisce la plurisecolare vicenda della Repubblica di Venezia. Questo evento ebbe molti effetti, sia civili che religiosi, anche per la nostra comunitá. Nel 1798 i capofamiglia della parrocchia giurano fedeltá in chiesa all’imperatore d’Austria. Pochi anni dopo Nogarè civilmente diventa frazione del comune di Cornuda. Incominciano degli anni terribili per cause naturali e umane, tanto che il 1817 sará ricordato come “l’anno della fame”.
Tra le opere parrocchiali che vengono eseguite, nel 1834 il campanile viene dotato del suo primo orologio, nel 1849 il pittore Zona affresca il soffitto della chiesa con S. Andrea in predicazione (distrutto nella prima guerra mondiale) e nel 1865 si inaugurano in pompa magna due quadri opera di Giulia Schiavoni Sernagiotto, La Madonna del Rosario e Santa Filomena.
Nel 1884 il primo treno passa a Nogarè, una foto del 1886 evidenzia come al campanile manchi la cuspide, danneggiata ripetutamente da fulmini nei decenni precedenti.
Nel 1894 viene inaugurato in chiesa l’organo liturgico Tamburini (il primo costruito dalla rinomata ditta Tamburini). Purtroppo questo organo è stato distrutto verso la fine della prima guerra mondiale e sostituito con uno sempre della ditta Tamburini.
Nel 1902 si forma il Comune di CROCETTA TREVIGIANA e Nogarè si stacca civilmente da Cornuda.
Nel 1908 diventa parroco Don Luigi Rostirola. Riceve l’incarico mentre è a Roma in visita a papa PIO X e al suo Segretario Particolare, Mons. Bressan, nativo di Nogarè. Tra le sue opere, la costruzione dell’asilo infantile.
Nel novembre del 1917 la guerra arriva anche Nogarè con l’ordine di sgombero. I nogaresi (o nogaretani come dice li chiamava il Rostirolla) partono profughi e il paese subisce ingenti danni.
Nel 1947 le Ancelle di Gesu’ Bambino sostituiscono nella gestione dell’asilo le suore del Cottolengo e hanno continuato ad operare sino a pochi anni or sono nella nostra comunitá.
Nel 1957 Don Giancarlo Castagna dona 4000 mq di terreno alla parrocchia, dove troveranno posto oratorio/ricreatorio, il campo da calcio e poi la baita degli alpini.
Recentemente, con l’istituzione della Cooperazione Pastorale tra Cornuda, Covolo e Nogarè, la nostra comunitá entra in una nuova forma di organizzazione che vede a capo delle tre parrocchie un unico sacerdote, don Francesco Marconato.